19 febbraio 2007

Britney Spears Vs Soldato Ryan - Roma Vs Calcutta


Incubo Britney Spears...

Adesso anche in versione soldato Ryan... a lei però bisognerebbe davvero salvarla dal baratro:


LOS ANGELES - Fuori di testa, senza controllo e, al termine di una serata di follia, anche senza capelli. Britney Spears è riuscita ancora una volta a finire sotto i riflettori, stavolta con atteggiamenti e provocazioni che sembrano più che altro gesti di disperazione. Riemersa da una presunta, rapidissima (un giorno) visita a un centro di disintossicazione, la cantante è piombata da un parrucchiere di Los Angeles, ha afferrato un rasoio elettrico e si è rasata a zero, da sola, sotto gli occhi di decine di testimoni stupiti.


I festini a base di superalcolici, secondo chi conosce bene la cantante, l'hanno trasformata in un'alcolizzata che è riuscita nell'impresa, non facile, di mettere a disagio anche l'amica Paris Hilton, facendosi fotografare in atteggiamenti saffici oppure senza mutandine. Lunedì scorso, secondo il settimanale UsWeekly, la Spears, dopo un periodo trascorso saltando da un party all'altro a New York, si è trasferita a Miami con i due figli Sean Preston (17 mesi) e Jayden James (5 mesi). Prima si è chiusa in un albergo e poi è volata nell'isola caraibica di Aruba per entrare in un centro di disintossicazione.

Dopo lo "show" dal parrucchiere, è stata la volta dei tatuaggi. "Quando le abbiamo chiesto cosa era successo ai suoi capelli - ha detto la Hughes - ha cominciato a gridare frasi senza senso, tipo 'non voglio essere toccata, sono stufa che tutti mi tocchino'. Ripeteva cose assurde, ci ha spaventato ed è stato un incubo farle i tatuaggi".

La Spears è uscita, in mezzo a fans e riflettori, con una croce rosa tatuata sull'anca e un paio di labbra rosa e rosse incise sul polso (80 dollari in tutto). Coprendosi la testa con il cappuccio di una felpa, è sparita nella notte con la propria scorta. In attesa del prossimo capitolo.

A dare il bell'esempio di comportamento insieme alla famosissima e amatissima ( nonostante tutto ) Britney, ci sono le sue colleghe:



Lindsay Lohan

La ventenne ( 20 anni !!! ) attrice e cantante americana, diventata famosa con i film della Disney, è uscita martedì scorso da un centro di disintossicazione dove è rimasta ricoverata per un mese.







Nicole Richie

La figlia di Lionel Richie, ventisei anni, star del reality show "The Simple Life", è stata arrestata venerdì per guida sotto l'influsso di alcool e droghe. Era già stata arrestata in dicembre per lo stesso motivo...






Paris Hilton

La ventiseienne ereditiera, star di reality e cantante ( huahuahua ), è stata condannata due settimane fa per guida in stato di ebbrezza. E il 22 gennaio ha fatto causa a un sito che pubblica sue foto sexy ( !!! ).






Cristina Aguilera

La diva del soul pop americano è la meno chiacchierata delle giovani star anche se ama farsi fotografare nuda o in abiti provocatori e resta famoso il suo bacio lesbo con Britney Spears e Madonna alla scorsa edizione dei Grammys.





E' proprio vero quando si dice: " l'importante è che se ne parli...!"





Povertà a Roma ( Nomentano )
Una famiglia vive in una casa costruita con le bottiglie




Povertà a Roma, una famiglia vive in una casa costruita con le bottiglie


Una intera famiglia slovacca ci abita da alcuni anni
"Siamo riusciti a tirarla su grazie ad amici che bevono molto"


ROMA - A guardarla superficialmente potrebbe sembrare perfino una piccola casa di vacanze con quella sorta di minuscolo ambiente esterno, i giocattoli sui tavolini, la mansardina, gli scalini con alla base il lavabo esterno per i piatti e un altro manufatto con due stanzette. Però nessuno si sognerebbe di costruire una casa di vacanze davanti ai binari del treno e forse solo per gioco la realizzerebbe in bottiglie di birra, ben meno isolanti e termiche dei laterizi.

Anna e Joseph, slovacchi, abitano alla periferia di Roma, nel quartiere Nomentano, insieme con i due figli, Annamaria e Marco, entrambi nati in Italia.
Assistenti sociali e volontari li conoscono bene, offrono i pasti ai piccoli ogni giorno di scuola. D'altronde, sono otto anni che la famiglia slovacca vive tra la ferrovia e il fiume Aniene, in povertà ma molto dignitosamente, in questa specie di casa che forse non entrerà nella storia dell' architettura, ma di certo colpisce per la sua originalità: una passata di cemento, una di bottiglie, una di cemento, una di bottiglie, così, fino a due metri di altezza. Da terra, però, l'acqua penetra facilmente e dentro, senza la stufa, si gela.

"Abbiamo amici che bevono molto, abbiamo chiesto loro di aiutarci e lo hanno fatto fornendoci le bottiglie", spiega la signora Anna, occhi chiari, 36 anni dei quali gli ultimi otto qui dopo la morte dei genitori e conseguenti problemi economici. Anna lavora come domestica, fa pulizie dovunque capiti pur di sbarcare il lunario; Joseph, il marito, lavora - quando trova un impiego - nell' edilizia, ma anche in qualunque altro settore. Ad aiutarli, come con due confinanti bielorussi, è una energica ottuagenaria italiana, Luciana, che abita nel palazzo di fronte.

All'interno della casa campeggia una copia abbozzata ma in stile del celebre autoritratto di Van Gogh. "Lo hanno fatto i nostri figli, Annamaria e Marco - spiega Anna - amano dipingere". E infatti, a guardar bene, la parete è piena di piccoli quadri disegnati dai bambini.

Piccole, grandi storie di povertà che si rincorrono nella Capitale e che si possono conoscere solo frequentando la "marginalità sociale" nei quartieri più periferici della città, in vere e proprie "favelas" che sorgono a ridosso di ferrovie o lungo i due fiumi, Tevere e Aniene, che attraversano Roma.
I nuovi poveri avanzano geograficamente e numericamente occupando argini di fiume, piloni di tangenziale, grotte o radure. Baracche, teloni e cartoni sembrano una caparbia conferma al diritto all' esistenza, prima che un ricovero. Un diritto ribadito a costo di violare regole urbanistiche e topografiche che per chi è ai margini appaiono promulgate per tutti gli altri.

A Roma duemila persone vivono in strada; altre 8/9.000 in auto, baracche, accampamenti. Un'ondata di disperati, nonostante gli sforzi dell'associazionismo - fra cui Comunità di Sant' Egidio e Caritas - e del Comune che negli anni ha moltiplicato i posti di accoglienza (4.200 i posti per le emergenze immediate e 15 mila per quella abitativa) e diversificato gli interventi, allestendo, tra l'altro una Sala Operativa Sociale (800.440022).




COME SI PUO VIVERE IN UN MONDO COSI'?
E' INCREDIBILE E METTE LA PELLE D'OCA IL SOLO PENSARE CHE RAGAZZINE DELLA MIA ETA', PIENE DI SOLDI, FAMA E SUCCESSO, BUTTINO TUTTO ALL'ARIA, IGNARE DI QUELLO CHE LE CIRCONDA, IGNARE DEL POTERE ECONOMICO E MEDIATICO CHE E' NELLE LORO MANI...
E POI LEGGI I GIORNALI, VEDI LA TV, ASCOLTI LA RADIO E TI TROVI LA REALTA' DI FRONTE, LA DURA REALTA'...
PERSONE CHE A POCHI PASSI DA CASA MIA CERCANO DIGNITA' IN UN RIFUGIO FATTO DI BOTTIGLIE, TERRA E CEMENTO.


MI CHIEDO, PER QUANTO ANCORA TUTTI NOI CON I PARAOCCHI, SAPENDO DI QUELLO CHE C'E' INTORNO, POSSIAMO CONTINUARE A SVEGLIARCI LA MATTINA, ANDARE A LAVORO, ANDARE A SCUOLA, VIVERE UNA VITA "NORMALE".


QUAL'E' LA NORMALITA'?
QUELLA DI BRITNEY E COMPANY O QUELLA DELLE BARACCOPOLI DI ROMA?
QUELLA DI NOI GIOVANI DEL 2007 O QUELLA DELLA GUERRA DI BUSH?
QUELLA DEI NOSTRI GENITORI CHE HANNO FATTO LA RIVOLUZIONE NEGLI ANNI '60 O QUELLA DEI NOSTRI FRATELLI MAGGIORI CHE NEGLI ANNI '80 NON HANNO FATTO NULLA?



RIMANGO PERPLESSA E RIFLETTO...

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