11 settembre 2006

Un film italiano fa luce sui misteri dell'11 settembre

IL GIORNO DI DIONISO in anteprima al Milano Film Festival

Si potevano fermare i terroristi? Si, i servizi segreti sapevano molto più di quanto non ammettano.
Le telefonate dei passeggeri del volo United 93? Tecnicamente improbabili.
Le Torri Gemelle? I primi due grattacieli al mondo a crollare per un incendio.

Sono alcune delle verità che emergono in “Il giorno di Dioniso” (titolo provvisorio), docufilm in corso di realizzazione frutto della collaborazione tra “ Megachip – Democrazia nella Comunicazione ” , l'associazione dell'europarlamentare e giornalista Giulietto Chiesa , e da Telemaco, una casa di produzione indipendente romana, con la partecipazione di Dario Fo .

54 interviste, 2 anni di preparazione, ricostruzioni in 3D ma anche cartoni animati per raccontare cosa è realmente accaduto l'11 settembre 2001 al World Trade Center. Aspetti inediti, raccontati in 10 capitoli, introdotti dai monologhi del premio Nobel per la letteratura Dario Fo che avranno la regia teatrale di Davide Marengo, premio alla regia come miglior opera prima al Festival di Venezia.

Alcune sequenze di “Il giorno di Dioniso”, la cui uscita è prevista per questo inverno, verranno proiettate in anteprima al Milano Film Festival.

Supportato da una rigorosa documentazione il film fa risaltare le incongruenze delle ricostruzioni ufficiali degli attentati che 5 anni fa sconvolsero il mondo. Spiega Franco Fracassi, reporter romano co-autore con Giulietto Chiesa del film: “Nessun video o informazione tratto da internet ma solo materiale originale. Pur non avendo i mezzi dei grandi network con noi hanno parlato per la prima volta davanti ad una telecamera personaggi come Louie Cacchioli, uno dei pompieri che hanno soccorso le persone intrappolate nella seconda torre, scampato miracolosamente al crollo, e Brian Clarke, l'unico sopravvissuto tra coloro i quali si trovavano nei piani superiori al punto dell'impatto dell'aereo con la seconda torre. Ma anche esperti come Steven Jones, fisico di fama mondiale, e Annie Machon dell'MI5 i servizi segreti britannici”. Tante le tappe negli States della troupe romana: a New York per intervistare Philip Berg, l'avvocato dei sopravissuti e di tanti familiari delle vittime, che sta tentando di dimostrare la catastrofe ambientale e le centinaia di morti provocati dalla nuvola tossica di detriti del WTC; ad Arlington in Virginia per visitare la zona del Pentagono (dove le riprese dimostrano le difficoltà delle manovre che sarebbero state necessarie per centrarlo a quella velocità). A Shanksville, Pennsylvania, la località dove sarebbe caduto il volo United 93 mai mostrato in foto, per raccogliere le testimonianze dei residenti.

Diventa produttore, all'asta su e-bay compra una quota del film.

“Essendo un film totalmente autoprodotto, abbiamo deciso di dividere una parte del budget in piccole quote - spiega Thomas Torelli, co-produttore del film e proprietario della Xtend, la società che si occuperà della post produzione - aperte all'acquisto di tutti coloro che vorranno diventare proprietari di una percentuale del film.. Stiamo pensando di mettere su e-bay 15 quote all'asta.” Acquistando una quota si diventa coproprietario del film e si ha diritto alla corrispettiva percentuale sugli incassi lordi (al netto della distribuzione) di cinema, tv e home video in tutto il mondo.

Si può sostenere il film anche con un'offerta libera su www.megachip.info cliccando sull'icona”dossier 9/11” e presto su www.tpftelemaco.it . Per i versamenti superiori a 25 euro verrà inviato al momento della pubblicazione copia del DVD . Sottoscrittori e azionisti riceveranno via email settimanalmente il diario di lavorazione del film.

La Telemaco e Megachip possono contare sul sostegno di un nutrito gruppo di intellettuali, che hanno firmato un manifesto pubblicato on-line sul sito www.megachip.info (e ripreso dal Blog di Beppe Grillo ), dal titolo “Rompere il muro del silenzio”. Tra i tanti nomi figurano anche Oliviero Beha, Sigfrido Ranucci, Roberto Morrione, Gianni Minà, Lidia Ravera, Franco Cardini . Gli ispiratori dell'iniziativa, Giulietto Chiesa e Franco Fracassi, hanno inoltre partecipato alle due puntate di Matrix che Enrico Mentana ha dedicato all'argomento prima dell'estate.





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