11 febbraio 2007

Sono per un arte che prende le sue forme dalla vita,
che si contorce e si estende impossibilmente e accumula
e sputa e sgocciola,ed è dolce e stupida come la vita stessa.
Sono per l'artista che sparisce e rispunta con un berretto da
muratore e dipinge insegne e cartelloni. Sono per l'arte delle
pompe di benzina bianche e rosse e per le ammiccanti pubblicità
dei biscotti. Sono per l'arte del vecchio gesso e del nuovo smalto.
Sono per l'arte delle scorie e antracite e uccelli morti.
Sono per l'arte dei graffi sull'asfalto.
Sono per l'arte che spiega le cose, le prende a calci e le rompe e le
tira e le fa cadere.Sono per l'arte delle banane spiaccicate
sedendocisi sopra.

(Michelangelo Antonioni)

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