23 novembre 2006

SOUL PEOPLE - ritratti della musica nera -

" La black music arriva sempre nell'anima. E' la nostra storia, il nostro dolore, la nostra speranza "

QUINCY JONES

Soul People ripercorre tutta la vicenda della black music contemporanea: dal soul classico degli anni sessanta alla stagione del funk del decennio successivo, dal reggae all'hip hop, fino al rinato rhythm'n'blues dei nostri giorni.
Un viaggio attraverso le città di Chicago, Detroit, New York, Kingston e una raccolta di canzoni simbolo e di album diventati classici della musica moderna. Una collezione di ritratti sui primi interpreti della "musica dell'anima", da Sam Cooke a James Brown, da Aretha Franklin a Marvin Gaye, Bob Marley, Anita Baker con gli artisti della nuova generazione come Lauryn Hill ed Erika Badu. L'omaggio a una musica che ha sprigionato rabbia e sensualità, gioia e dolore, orgoglio e passione, in un racconto scandito dallo stesso ritmo contagioso che ha scosso l'America degli anni sessanta-settanta e che ha influenzato in maniera decisiva il mondo del pop.



Consiglio vivamente questo libro a tutti gli appassionati del genere e a chi crede di sapere cosa sono e sopratutto come si sono evolute le tendenze del jazz, del funk, hip hop, r'n'b etc...

C'è molto di più dietro la musica di ogni singolo artista!





Il libro è diviso in capitoli ( 20 ), ognuno dedicato ad un artista/sound ( testi presi da interviste fatte direttamente dall'autore tra il 1988 e il 2003 ).

Ha una splendida prefazione curata da "Er Piotta", e l'introduzione coinvolgente e appassionata dell'autore: Alberto Castelli.

Il testo risale al 2004, è quindi molto aggiornato, dal momento che tratta l'old style, e arriva fino a Lauryn Hill, passando per D'angelo, proseguendo al femminile con Erykah Badu e finendo con Mikey Dread.

In chiusura 4 pagine dedicate alla selezione dei 100 dischi che hanno "iniziato" - "colmato" la storia della SOUL music.

- pagine: 164
- anno: 2004
- autore: Alberto Castelli
- Edito da: ARCANA



" Stando accanto alle casse improvvisamente
ho avvertito questa febbre...
Una volta sentito il beat, dovevo ricavarne
qualcosa dal mio cervello...
Perciò alza il volume, è meglio quando è alto
Perchè io amo far muovere la folla... "

MOVE THE CROWD

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